Latina. Marco Romano nuovo presidente del Movimento Cristiano dei Lavoratori. «Saremo al servizio dei deboli, con servizi efficienti»
8-2-2024
Economia
Latina. Marco Romano nuovo presidente del Movimento Cristiano dei
Lavoratori. «Saremo al servizio dei deboli, con servizi efficienti»
È stato eletto il nuovo consiglio provinciale di MCL di Latina. Marco Romano,
27 anni è il nuovo presidente. Gli altri eletti sono: Maria Grazia Lanza
(segretario), Annalisa Cinelli (vice presidente), Carlo Martellini,
Giovanni Valeretto, Ivan Simeoni, Gianna Bellardini, Ezio D’Aprano, Ferruccio
Millozza, LeoneMancini, Agostino De Massimi, Ettore D’Antonio, Giuliano
Gennari, GiuseppePalocci, Vincenzo Libertini. Il consiglio è composto
da un gruppo di giovani quadri e dirigenti e da sindacalisti esperti.
Il programma di lavoro, le finalità e le metodologie sono diverse da quelle del
sindacato tradizionale. «La nostra storia» – ha detto Romano – «è quella di
un gruppo di sindacalisti, quadri, militanti, operatori che hanno voluto
continuare a sentirsi agenti di cambiamento. Che hanno abbandonato la sede della
loro attività per essere coerenti con i principi, i valori che hanno
rappresentato e difeso». MCL ha già aperto 9 sedi in provincia ed il centro
CAAF ha predisposto, al primo anno di attività, circa 5000 dichiarazioni
dei redditi. È in programma l’apertura di nuove sedi.
«Ma è solo l’inizio» – dice Romano – «ora cerchiamo giovani, che vogliono
camminare con noi. Giovani disoccupati, altri che hanno appena avviato
attività autonome, o abbiamo iniziato una collaborazione. Sono queste
forme – diverse da quelle tradizionali – le porte d’accesso al mondo del lavoro.
Vogliamo essere al loro fianco nel momento della ricerca del lavoro. Nella
fase della definizione dei rapporti di collaborazione. Nei momenti di difficoltà.
Spenderemo le nostre migliori energie in questa direzione, per sostenere
i progetti di vita individuale». Ai lavori del congresso provinciale sono intervenuti
il responsabile organizzativo generale Tonino Inchingoli; inoltre don Mario
Sbarigia, responsabile diocesano della pastorale per il mondo del lavoro e don
Patrizio Di Pinto, vicario foraneo del Vescovo per Latina.
Ambedue hanno sottolineato il valore di solidarietà umana e sociale che
deve contraddistinguere l’impegno civile e sindacale dei cristiani. Romano
ha ribadito la missione sociale di MCL: «Vogliamo essere parte vitale di un tessuto
di solidarietà sociale che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni,
è presente e vitale anche nel territorio della provincia di Latina. Una rete
di generosità, esperienze, vocazioni, che deve trovare espressione adeguata per
dare il meglio di sé. Per questo vogliamo essere al fianco delle associazioni
del volontariato, con le parrocchie, con chi, animato da buona volontà, anche
al di fuori delle sigle dei partiti e del sindacato, vuol fare del bene.
Ci proponiamo come punto di incontro per tutte queste energie, ma anche come strumento
specialistico, in materia fiscale, in assistenza tributaria, professionale e
sindacale, per tutte le associazioni del volontariato e della solidarietà sociale».
MCL non ha riferimenti di partito né è caratterizzato politicamente. «Proprio per
questo per emergere, per essere forti, offrire servizi efficaci,
dovremo essere più bravi ed efficienti degli altri. E dobbiamo puntare sui settori
dove abbiamo esperienza ed autorevolezza. Come il sindacato pensionati, lo sportello
per gli insegnanti della scuola, il sindacato dei lavoratori pubblici. Ma anche
sul patronato, per esempio, che deve sviluppare forme adeguatee moderne di assistenza sociale.
Partendo da un dato di fatto: non tutti i cittadini usufruiscono dei diritti esistenti.
Non dobbiamo aspettare che i cittadini vengano al nostro sportello. Dobbiamo raggiungere ed
informare i nostri iscritti, i pensionati, le famiglie delle opportunità previdenziali.
Stesso discorso per quanto riguarda il CAAF. Dobbiamo proporre la possibilità di un fisco “umano”.
Già a partire dalla disponibilità dei nostri operatori di sportello, che dovranno essere capaci di
presentare scadenze e modalità non come terribili abracadabra, ma in termini semplificati e secondo
modalità condivise. La nostra linea sarà quella di offrire professionalità di alto livello, alla
portata di tutti. Anche per questo – conclude Romano – il panorama delle nostre attività dovrà essere
il più completo possibile e comprendere anche l’associazione degli inquilini, quella dei consumatori,
i lavoratori atipici, lo sportello di assistenza contrattuale, l’associazione degli immigrati e momenti
associativi per altre categorie. Magari quelle che i sindacati non rappresentano o alle quali non
danno il peso che meritano. Quali? Le colf, ad esempio”.