«Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma il futuro dell’economia pontina parte
dalle arterie stradali». Il segretario generale della Cisl Pasquale Verrengia torna su
uno dei suoi argomento preferiti dopo le ultime esternazioni – e polemiche –
tra politici locali. «Farsi la guerra perché si devono portare avanti delle
preferenze su di un programma piuttosto che un altro non porta da nessuna parte.
Vanno superati i meri localismi per concertere un vero e proprio sviluppo della provincia.
Chiaramente il decollo economico non può prescindere da una rete stradale adeguata.
È in atto il gioco delle parti. Il Sindaco di Cisterna si batte per la bretella
Cisterna-Valmontone, Fazzone no. Io resto dell’opinione che vada sia creato lo sbocco
per il Tirreno e l’Adriatico, sia pianificata una forte valorizzazione del porto
di Gaeta e del Mof, che secondo me ha una potenzialità non espressa per colpa
di una rete viaria rimasta sostanzialmente la stessa di 30 anni fa».
Infine Verrengia torna a parlare di Pontina: «È una delle strade più pericolose d’Italia.
Dovrebbe essere potenziata su tre corsie. Ma lo stesso discorso vale anche
per la Monte Lepini».