Maserpack, incontro in Federlazio
8-2-2024
Economia
Maserpack, incontro in Federlazio
Oggi le rappresentanze sindacali e i vertici aziendali si sono incontrati per evitare i licenziamenti
Si è tenuto oggi un incontro, presso la sede di Federlazio Latina, tra SLC-CGIL, le rappresentanze sindacali e la proprietà di Maserpack in merito alla procedura di mobilità aperta dall’azienda lo scorso 22 marzo nei confronti di 9 dipendenti sui 36 in forza allo stabilimento pontino. In apertura dellincontro le parti hanno convenuto che tale discussione si inseriva a valle di un percorso già avviato nel 2011 e che aveva comportato, a causa dellintransigente posizione di SLC-CGIL, al ritiro da parte dellazienda di una procedura di mobilità per 15 dipendenti. Allennesima affermazione delle controparti che lattuale stato di crisi dellazienda fosse sanabile ricorrendo esclusivamente ai licenziamenti, SLC-CGIL e le RSU hanno fermamente contrapposto la tesi “che, se i dati di bilancio e le difficoltà infrastrutturali e commerciali presentate dallazienda rispondono al vero, non è certo privando delloccupazione 9 persone, altamente qualificate, in un territorio già gravato pesantemente dalla crisi che si può pretendere di rilanciare lazienda”. Pertanto, SLC-CGIL e le RSU hanno proposto di utilizzare altri strumenti, privilegiando i Contratti di Solidarietà, tra laltro oggetto di una campagna encomiabile di Federlazio, alternativi al mero licenziamento, nel tentativo di fornire alla proprietà gli strumenti adatti a rilanciare concretamente unazienda che sino a pochi mesi fa era leader del proprio settore merceologico. Maserpack dovrebbe fornire un piano industriale condivisibile -chiedono le rsu- che traguardi almeno la triennalità, nel quale siano definite le prospettive e gli obiettivi organizzativi per la riconquista delle quote di mercato ad oggi perse, allinterno del quale le lavoratrici e i lavoratori saranno disponibili a condividere una quota di sacrifici a fronte di progetti, anche formativi, che permettano a Maserpack di cambiare il proprio volto organizzativo e produttivo per affrontare il nuovo mercato che la proprietà deve ricercare. È inoltre necessario che lazienda fornisca probanti elementi riorganizzativi i quali permettano di ottenere la reinternalizzazione delle attività di produzione affidate a terzi, a causa dellincendio della principale macchina da stampa, che da sole potrebbero produrre un aumento dellutilizzo della forza lavoro rispetto allo scorso anno.
SLC-CGIL e le rappresentanze sindacali hanno riaffermato la loro piena e totale disponibilità ad affrontare una trattativa già di per sé dura e complicata sempre che i vertici aziendali non rimangano sulle loro posizioni miranti ai licenziamenti. Su questi presupposti le parti si sono riconvocate per il prossimo 10 aprile e SLC-CGIL e le RSU confidano in una responsabile riflessione delle controparti per valutare lopportunità di trovare soluzioni alla crisi aziendale in conciliazione con linaccettabile dramma di aumentare la già oggi triste casistica dei disoccupati pontini e del Comune di Cisterna.