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8-2-2024

La Camera di Commercio di Latina rende noti i dati economici relativi al territorio. Per quanto riguarda la provincia di Latina, considerato il
protrarsi della crisi, nonché l’ulteriore deterioramento dei principali
indicatori economici, l’indagine non poteva che restituire risultati molto simili a quelli emersi su base nazionale. In questo senso per il 2014 è prevista una
flessione occupazionale pari a mille e 650 unità, comunque in miglioramento a
fronte delle 2mila 250 unità nette attese in uscita nel 2013.

Dunque, nonostante il parziale recupero, le attese per il
2014 rimangono su un preoccupante sentiero negativo di decrescita
occupazionale: il saldo tra il tasso di entrata ed il tasso di uscita si
attesta al -2,2%, allungando una serie 
storica che purtroppo è ininterrottamente negativa partire dal 2009.

Estendendo
l’orizzonte temporale di osservazione, emergono fasi cicliche differenti per i
diversi comparti di attività, atteso che chiaramente l’attenuazione dei saldi negli
ultimi anni contiene anche il diffondersi crescente di forme di impiego “non
ufficiali”, a causa delle difficoltà di mercato che lasciano più spazio ad una
sorta di informalità. D’altronde, dopo la prima fase di contrazione,
avvenuta tra il 2008 e il 2009 che ha colpito tutti i comparti, ma con maggiore
intensità la produzione industriale e l’edilizia, con più evidenti cali
dell’occupazione in tali settori e nei servizi alle imprese (trasporti e
servizi finanziari), è seguito un nuovo episodio recessivo molto più lungo, a
partire da maggio 2011, non ancora conclusosi, che ha avuto un impatto di
intensità notevolmente superiore, in quanto ha modificato, deprimendoli in
maniera strutturale, i comportamenti dei consumatori.

Si
conferma, inoltre la sempre più accentuata componente stagionale (50,0%) delle
nuove opportunità di impiego nella nostra provincia, caratteristica che non si
riscontra con la stessa evidenza a livello regionale e nazionale, dove oltre il
70% delle nuove assunzioni di personale dipendente sono non stagionali.

Tale
risultante quest’anno presenta una componente di discontinuità rispetto al
passato in quanto è influenzata dal maggiore peso dei servizi sulle previsioni
di assunzione formulate dalle imprese della nostra provincia; in particolare, le
assunzioni attese dalle attività turistiche crescono considerevolmente: con
2mila nuove assunzioni, gli esercizi turistico-ricettivi mostrano previsioni di
un deciso incremento degli organici (nel 2013 le attese erano circa ¼
inferiori). Tuttavia, occorre prendere con la dovuta cautela tali programmi di
ampliamento degli organici aziendali, considerata la pessima stagione estiva
appena trascorsa.

Anche
gli esercizi commerciali si confermano in ulteriore crescita (le previsioni di
assunzione si raddoppiano negli ultimi due anni); mentre non presentano
significative variazioni gli altri comparti.


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