Parvapolis
8-3-2024
Telecom Italia
S.p.A. aveva effettuato per errore il distacco di un’utenza commerciale: oggi
il Giudice di Pace ha condannato il Gestore a risarcire i danni subiti
dall’utente per il gravissimo disservizio.
La vicenda ha
come protagonista una nota società di Gaeta che improvvisamente era stata
privata, arbitrariamente, della linea telefonica con gravi conseguenti disagi per
l’attività. La linea telefonica era stata dismessa per errore da Telecom e,
nonostante un tempestivo reclamo, l’utente era rimasto addirittura per ben 18
giorni isolato dal mondo esterno senza poter usufruire della linea telefonica,
vitale per i rapporti commerciali. Pertanto, la malcapitata società si era
rivolta a Confconsumatori Latina per ottenere giustizia.
Con sentenza Giudice
di Pace di Gaeta, Pompeo Rivieccio, ha aspramente commentato l’operato del
gestore definendolo “anomalo” e ha condannato Telecom Italia a risarcire non
solo il danno patrimoniale subito, 3.000 €, ma anche il danno esistenziale, quantificato
in 600 €, oltre a riconoscere gli indennizzi previsti dalla Carta dei Servizi
per circa 800 €, e il rimborso delle spese legali. La novità della sentenza si
fonda proprio sul riconoscimento del danno esistenziale subito dal legale
rappresentante della società in quanto il giudice afferma: «La società
attrice agisce attraverso i suoi rappresentanti le cui condizioni di salute si
riflettono direttamente sulla conduzione della società». Infatti, l’evento
interruttivo dell’utenza «Certamente ha reso alquanto precario lo
svolgimento delle abituali attività riducendo anche la normale gratificazione
personale».
«Questa
sentenza -precisa l’avvocato di Confconsumatori Latina Barbara Romano- è
importante perché riconosce non solo il danno patrimoniale, ma finalmente anche
il danno esistenziale subito da chi suo malgrado si trova a combattere contro
lo strapotere di un gigante identificato questa volta con la Telecom Italia
S.p.A». «Invitiamo – chiude la Romano –tutti coloro che abbiano
avuto episodi simili a contattare gli sportelli di Confconsumatori al fine di
far valere i propri diritti per non subire ancora in silenzio soprusi da parte
dei grandi Gestori».