Parvapolis
8-3-2024
«Come Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti ci sentiamo di condividere l’appello al Fertility Day come un segnale per focalizzare l’attenzione su un doppio dramma. Da un lato, il dramma dell’inverno demografico che ormai da tempo si ripercuote negativamente anche sulla nostra crescita economica, indebolita per effetto delle politiche antinataliste e neomalthusiane che ormai ci costringono ad importare lavoratori dai paesi più poveri. Dall’altro lato, il persistente stato di soggezione e di discriminazione che le donne sempre più spesso si trovano ad affrontare nel mondo lavorativo. Nell’Udienza concessaci dal Santo Padre lo scorso ottobre siamo stati richiamati, come associazione di imprenditori cattolici, a combattere due piaghe che secondo Papa Francesco colpiscono la nostra economia: la disoccupazione e la costrizione delle donne a scegliere tra il ruolo di madre e quello di lavoratrice. La donna va difesa integralmente, con tutti i doni antropologici che le sono peculiari e che la differenziano positivamente. Questi doni sono una risorsa per l’economia, la società e l’ambiente lavorativo. Oggi la vera sfida che ci troviamo di fronte è quella di una ‘civilizzazione’ dell’economia, riprendendo una definizione di Antonio Genovesi. L’economia non può continuare ad essere il terreno di scontro di egoismi inciviliti ma deve aprirsi a concetti come la felicità pubblica e il bene comune. Per questo il Ferility Day deve essere l’occasione per riflettere non sono sui danni collettivi prodotti dalla denatalità ma anche sulle difficoltà che oggi in ambito lavorativo incontra la donna, rifiutata per le sue ricchezze come il dono della maternità e omologata a modelli maschili che di fatto tendono a discriminarla e mortificarla. E’ necessario armonizzare maternità e lavoro ed è anche su questo tema che il Manifesto dell’impresa etica, diffuso dall’Ucid di Latina, vorrebbe sollecitare l’attenzione».
Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti