Parvapolis

8-3-2024

Non sono mai
mancati i dubbi sulla reale efficacia del lavoro di Acqualatina, la società
mista che avrebbe dovuto finanziare una lunga serie di investimenti volti a
migliorare la distribuzione dell’acqua e la depurazione. Si perché questi
investimenti dovevano arrivare da Veolia, la multinazionale francese proprietaria
del 49%, appunto la parte privata dell’azienda, che oggi ammette di voler
disimpegnare a favore di Acea. E i dubbi aumentano. Come è possibile che una
società che si trova in ritardo rispetto gli investimenti programmati ora possa
pensare di lasciare? E’ un po’ come fuggire con la cassa, riempita con i soldi
che gli utenti hanno versato pagando le bollette. Il socio privato di
Acqualatina, che ha navigato nell’oro contando sulla colpevole accondiscendenza
della politica, ora vorrebbe sparire vendendo ad Acea. La quale, ne siamo
certi, avrebbe gioco facile nell’imputare ai predecessori le colpe dei mancati
investimenti, proseguendo nell’operazione di svuotamento del portafogli dei
cittadini prendendo altro tempo per gli investimenti. La Conferenza dei
Sindaci, che ha potere di controllo, faccia finalmente un’operazione verità,
sveli a tutti quanti impegni sono stati disattesi e costringa Veolia a fare
tutti gli investimenti previsti prima di vendere ad altri le proprie quote.
Sarebbe un pur tardivo sussulto di lealtà ed equità.  


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