Parvapolis

8-3-2024

Il libro è un compendio di nove racconti di fantasia e quarantuno poesie. È stato realizzato dall’autore con un approccio immersivo e un linguaggio originalissimo ed esplicito. Proprio il linguaggio è la cifra stilistica di Pàntano che per iniziare pro-pone un accento anche sulla seconda sillaba del suo cognome per non rischiare che venga pronunciato in maniera errata.
Il titolo del libro allude ad una personalità comune ma singolare, esplicitamente maschile, a sottolineare appunto un approccio di genere maschile in un momento in cui nella letteratura contemporanea, si alternano altri generi.
L’ironia, il paradosso, la fantasia, l’amore per la famiglia, per l’arte, per i rapporti eterosessuali, le sue passioni in vita e persino la sua professione, sono al centro della narrazione. 

La scienza, il progresso, le trasformazioni e perfino le mutazioni genetiche impregnano le sue storie a metà tra un’autobiografia e un flusso d’inconscio. Un libro autocelebrativo quanto colpevolizzante. Avventure, fughe da relazioni familiari e complicità erotiche riempiono gli ultimi racconti e l’immaginario di Pàntano, anche se nella poesia il linguaggio è più ermetico e sembra cercare più un’armonia umana che ritmica.

La presentazione del libro di 200 pagine si è tenuta alla Caffetteria di Silvia Farina al Centro il 30 giugno con Fabio D’Achille (che l’ha impaginato graficamente) e Massimiliano Vittori (editore) e naturalmente l’autore.

La locandina della presentazione con la copertina del libro di Pàntano.

La casa editrice è Novecento e un particolare ringraziamento va proprio a Massimiliano Vittori e Arti Grafiche Civerchia che l’hanno finito di stampare nel mese di giugno.


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